il Training Autogeno

di Roberta Fabris

Quando Schultz parlò a Freud del suo metodo, il maestro della psicoanalisi gli disse "Lei non penserà di guarire con la sua tecnica?" E Schultz rispose: "Certamente no; ritengo solo di aiutare ad evolvere, così come fa il giardiniere quando scosta pietre ed arbusti perché le piante possano meglio crescere".
MIGLIORARE COL TRAINING AUTOGENO DI SCHULTZ

Il Training Autogeno (T.A.) è un metodo di auto distensione che, attraverso sei esercizi progressivi ed un allenamento costante, permette di raggiungere una condizione di completo rilassamento psicofisico. La tecnica, elaborata dal neurologo J.H. Schultz nei primi decenni del novecento, si è diffusa ormai in tutto il mondo ed ha trovato applicazione in settori diversi, clinici e non, imponendosi in questi ultimi anni anche come psicoterapia breve, valido supporto alla cura di alcuni stati di sofferenza psichica. In questo breve scritto verrà trattato il T.A. di base sulla sua realtà di strumento utile alle persone sane, come aiuto nella vita di tutti i giorni per riscoprire, conservare e migliorare la propria capacità di essere individui armonici e sereni. Viviamo in una società che richiede all'individuo continui adattamenti a ritmi sempre rapidi, prestazioni sempre più precise, competenze, specializzazioni, velocità di adattamento. La vita si presenta frenetica. Gli stimoli continui portano ad una quotidiana agitazione e ad un sovraccarico di tensioni con dispendio di energia fisica e psichica. Qualsiasi mansione l'individuo svolga sente di essere spesso inadatto, perché le richieste si allontanano sempre più dalle esigenze naturali per rispondere a degli schemi di comportamento che rendono faticoso il vivere, fino a determinare in alcune personalità più fragili un sentimento di insufficienza ed importanza che talvolta si trasforma in stati depressivi, ansie, angoscia. Lo stress, la depressione, la nevrosi, l'insonnia, l'irritabilità, il panico, sono parole entrate nel linguaggio quotidiano e che richiedono un'urgenza di intervento. La distensione è divenuta un'esigenza per una società che non sa e non vuole riposarsi, che rifiuta le pause e vive anche il proprio tempo libero con un atteggiamento innaturale di dovere ed obbligo. Si comprende dunque come il Training Autogeno possa essere ricercato e proposto in qualità di rimedio per migliorare la propria vita, anche se da solo non può modificare né situazioni di malattia, né difficoltà psicologico-emotive. Il T.A. infatti non è una formula magica che risolve ogni problema, come spesso viene presentato dai mass media, ma non è neppure una suggestione come talvolta frettolosamente viene liquidato. Il Training Autogeno, come si è detto, è una tecnica, una metodica di rilassamento basata sulla concentrazione. Appreso individualmente o in piccoli gruppi di 10/12 persone con l'aiuto di un operatore, impegna per una decina di incontri a cadenza settimanale, ai quali fa seguito un allenamento personale per la pratica degli esercizi (circa due minuti ripetuti due-tre volte al giorno). Con pazienza e costanza, nel corso di due/tre mesi, si conquistano e primi risultati: migliora la circolazione periferica e il funzionamento degli organi interni; il corpo acquisisce la capacità di autoregolarsi, con vantaggi evidenti per il ritmo cardiaco e respiratorio; il riposo notturno è più ristoratore e gli episodi di insonnia scompaiono; diminuiscono i rischi di somatizzazione in caso di stress. Sul piano psicologico si nota un aumento della sicurezza in se stessi, la riscoperta e lo sviluppo delle proprie potenzialità, maggior chiarezza di idee e capacità decisionale, un miglioramento della concentrazione. Risultati questi non trascurabili per avvicinarsi a quel benessere (star bene) a cui si tende. Continuando la pratica del T.A., si rafforzano i risultati iniziali: ci si accorge di un ritrovato atteggiamento positivo verso se stessi, gli altri e la vita in genere; i problemi, che inevitabilmente si devono affrontare, non spaventano più, perché il senso di realtà, permette di ricondurli all'interno dei loro giusti limiti. Eliminate le artificiali lenti di ingrandimento, si ritrovano le proporzioni obiettive di quanto ci accade. Tutto questo non è molto, ma può significare molto per chi lotta costantemente con una quotidianità poco soddisfacente e per chi è alla ricerca di una stabilità e sicurezze personali. Certo il T.A. da solo non modifica la vita a nessuno: è soltanto uno strumento in più a nostra disposizione. I problemi e i disturbi gravi vanno affrontati e curati altrimenti. Consideriamo dunque il T.A. un mezzo di prevenzione per mantenere il nostro equilibrio, un aiuto per ritrovare la calma e la sicurezza quando si sono temporaneamente smarrite, un appoggio per accettare certe realtà difficili da sostenere, una tecnica, come disse Schultz, che aiuta ad evolvere "così come fa il giardiniere quando scosta pietre ed arbusti perché le piante possano meglio crescere".

J.H.SCHULTZ

Johannes Heinrich Schultz nacque a Göttingen nel 1884. Laureatosi in medicina, iniziò la sua pratica medica come internista. Si dedicò in seguito alla dermatologia ed alla neurologia, interessandosi soprattutto alla medicina psicosomatica. Seguì con entusiasmo i risultati delle pratiche terapeutiche allora in voga: apprese l'ipnosi e si sottopose per tre anni al trattamento psicoanalitico. Nel corso della prima guerra mondiale, portò a termine il suo primo lavoro: "Il Trattamento psichico del malato". Dapprima professore presso l'Università di Jena, Schultz si trasferì a Berlino nel 1924, dove continuò ad approfondire i suoi studi, rivolgendo una particolare attenzione agli stadi di rilassamento. Nel 1932 pubblica la sua opera: "Training Autogeno, autodistensione concentrativa". Viene tradotta in sei lingue. Il suo metodo di rilassamento dunque si diffonde rapidamente e Schultz continua una feconda attività scientifica fino all'anno della sua morte avvenuta nel 1970.

Che cosa è il T.A.?
Il Training Autogeno (T.A.) è un metodo di rilassamento elaborato dal neurologo J.H. Schutlz. Si realizza in sei esercizi di concentrazione psichica, accuratamente studiati, che consentono di mettere a riposo sistemi come i muscoli, i vasi sanguigni, il cuore, il respiro, gli organi addominali, fino a raggiungere un particolare stato di autodistensione che rende possibile il recupero delle energie psicofisiche e lo scaricamento dell'ansia e della tensione di cui molti individui soffrono nella nostra epoca.

Si può imparare il T.A. da soli?
Nessuno può apprendere il Training Autogeno da autodidatta. La guida di un istruttore preparato è necessaria nel primo periodo di apprendimento. Egli infatti ha il compito di dosare opportunamente ogni singolo esercizio in rapporto alla situazione fisica e psicologica dell'addestrato.

E' faticoso imparare il T.A.?
Il T.A. non richiede alcun sforzo fisico, è importante invece mantenere un impegno regolare nella esecuzione degli esercizi, infatti Training significa allenamento.

TRAINING = allenamento
AUTOGENO = autogenerantesi (accade spontaneamente)
RILASSAMENTO = Allentamento della tensione fisica e psichica.
I.C.S.A.T. = Comitato italiano per lo studio del T.A. Associazione scientifica che coordina e regola le attività di studio e ricerca sul T.A. in Italia, promuove seminari e convegni, vigila sulla preparazione degli operatori di T.A. e pubblica ogni anno l'Albo Nazionale Operatori e Didatti di Training Autogeno.