di Loriano Rampazzo

In assenza di una precedente e precisa legislazione, il governo ha emanato una nuova legge sui Trapianti e ha avviato il dibattito su questo problema.

Mentre prima per la donazione di un organo prelevato da cadavere occorreva l’autorizzazione dei familiari, ora essa si intende automaticamente espressa a meno che non venga effettuata dichiarazione scritta contraria in vita da parte dello stesso potenziale donatore. Come si vede, ciò cambia completamente la situazione di ogni cittadino, che non può più evitare la responsabilità di prendere una decisione in merito. Per questo ho ritenuto opportuno dare qualche informazione sull’argomento in modo da avere un po’ più chiara la situazione.

Innanzi tutto bisogna precisare che cosa si intende per Trapianto: si tratta del prelevamento di un’organo da un soggetto donatore ad uno ricevente, nel quale l’organo sostituisce (o sostiene) una funzione vitale ridotta o perduta.

La Trasfusione, di sangue intero o suoi derivati, non è una forma di Trapianto, dato che il sangue trasfuso, oltre a non essere propriamente un organo, non sopravvive nell’ospite se non per breve tempo. Al contrario, il midollo osseo trapiantato resta nel soggetto ricevente sino alla sua morte e ripara al malfunzionamento di quello originale. Da tenere presente che l’organo trapiantato deve essere sano, quindi non derivare da soggetto con malattie che ne rendano inutile il prelievo. Inoltre, dato che nel soggetto deceduto gli organi iniziano immediatamente a deteriorarsi, il Trapianto deve essere effettuato entro poche ore dalla morte.

Non si può trapiantare in un uomo un organo senza dover tener presente che non si tratta solo di effettuare una difficile operazione ma di inserire in un essere vivente qualche cosa di estraneo. L’Istocompatibilità (Compatibilità dei Tessuti Viventi) consiste nella capacità di convivenza delle cellule di ogni organismo vivente, che è tanto più facile quanto più somiglianti esse sono tra loro per certe caratteristiche.

In pratica, ogni organismo ha un sistema di difesa dagli estranei: esso controlla l’identità di tutte le cellule di quell’organismo per scoprire quelle ad esso estranee e distruggerle. La "carta d’identità" delle cellule consiste in alcune proteine di forma particolare e caratteristica per ogni specie ed individuo, dette "Antigeni di Istocompatibilità": le cellule di difesa del corpo hanno la capacità di controllare queste proteine, e se hanno la forma e composizione "giusta" non intervengono. Esistono, per ogni organismo, uno o più di questi Antigeni di Istocompatibilità, alcuni più importanti, altri meno: quello che interviene principalmente nelle reazioni di Rigetto (vedremo tra poco) è detto "Complesso Maggiore di Istocom-patibilità" o MHC.

Un esempio improprio ma chiarificatore sulla differente importanza degli Antigeni nell’organismo può essere quello dei gruppi sanguigni: una minima differenza tra sostanze semplici (zuccheri) sulla superfice dei globuli rossi può provocare l’immediata attivazione delle difese del corpo contro il sangue trasfuso nel caso dei gruppi ABO, un effetto più lento e complicato per il gruppo Rh, mentre altri tipi di gruppo (ci crediate o no, sono a tutt’oggi stati scoperti decine e decine di gruppi) danno effetti quasi nulli.

Tornando all’Istocompatibilità, essa ha una base ereditaria: quando il donatore è genitore dell’ospite la somiglianza degli Antigeni è intorno al 50%, nei fratelli ruota attorno ad una media del 25%. Le cifre sono solo indicative, la vera risposta sta nel "Test di Istocompatibilità": da prelievi di tessuto del donatore e del ricevente è possibile individuare con buona approssimazione quale sarà la reazione delle difese del corpo al trapianto. Ovviamente, trapiantare un organo o comunque cellule da una parte all’altra di uno stesso organismo (autotrapianto) ha una Istocompatibilità del 100% ! Viceversa, trapiantare materiale non umano ha un’elevata probabilità di Rigetto. Esistono però dei tessuti privi o quasi di Antigeni di Istocompatibilità, es. la cornea. Essi possono essere trapiantati facilmente dato che le difese del corpo non attaccano un tessuto che non mostra Antigeni, ma solo quello che ne mostra di differenti da quanto richiesto. Ciò rende possibile anche l’uso di protesi di materiale sintetico (es. valvole cardiache), che non dà origine a Rigetto (anche se dà altri problemi)

 

Se le difese del corpo scoprono la presenza di Antigeni di Istocompatibilità diversi da quelli che si aspetterebbero, iniziano ad attaccare l’organo trapiantato, tanto più intensamente quanto più sono grandi le differenze ed importanti tali Antigeni. Ne consegue che l’organo viene danneggiato progressivamente, perdendo la sua funzione tanto più velocemente quanto maggiore è l’aggressione, portando al Rigetto. Questo avviene sempre quando non c’è una compatibilità del 100% tra donatore e ricevente. Pensiamo all’esempio prima fatto sulle trasfusioni di sangue: i globuli rossi normali vivono circa 120 giorni, quelli trasfusi, pur nel rispetto dei gruppi ABO ed Rh, vivono in media 90 giorni perchè le difese del corpo li indeboliscono e, pur senza distruggerli rapidamente, ne minano le capacità e la struttura. Cosè avviene anche nell’organo trapiantato: maggiore è l’Istocompatibilità maggiore è la durata dell’organo prima del Rigetto.

Tuttavia la terapia cosidetta "Immunosoppressiva" (letteralmente "che sopprime le difese") consente all’organo di sopravvivere nell’ospite: le cellule di difesa sono ridotte di numero e potenza dall’effetto di alcuni farmaci, così la contemporaneità di una scarsa motivazione all’aggressione dell’organo trapiantato (dovuta all’Istocompatibilità elevata) con una debolezza intrinseca delle cellule che dovrebbero rigettare il trapianto (dovuta alla terapia Immunosoppressiva) garantiscono una prognosi ottimistica.

Naturalmente il soggetto con difese corporee deboli rischierà di sviluppare una quantità e varietà di malattie infettive, ma il gioco vale la candela e comporta la necessità di tenersi in equilibrio tra i pericoli di rigetto e di infezione.

Un organo da trapiantare può derivare da soggetto vivente o cadavere. La differenza dal punto di vista terapeutico, nel caso di soggetto vivente, sta nella possibilità di pianificare con calma un intervento, conoscendo in anticipo il livello di "Istocompatibilità", il che consente una prognosi più favorevole sia per il funzionamento dell’organo trapiantato che per la sua "accettazione" da parte dell’ospite.

Un ulteriore passo in questa direzione potrà esser fatto eseguendo per ogni cittadino un test di identificazione dell’MHC e degli altri complessi di Istocompatibilità, come si fa per i gruppi sanguigni: ciò consentirà di avere a portata di mano una "carta d’identità" delle proprie caratteristiche Antigeniche, così da poterla usare velocemente in caso al soggetto necessiti un trapianto.

Chiariti alcuni punti sui Trapianti ed evidenziate le caratteristiche positive della nuova legge, veniamo ai punti dolenti. Essa sembra non migliorare i tempi di prelievo dal cadavere, date le trafile burocratiche che vi si accompagnano, ed in assenza di una "carta d’identità" dell’Istocompatibilità la perdita di tempo per la sua identificazione ostacola ulteriormente la possibilità di intervento rapido, compromettendo così la funzionalità di molti degli organi da trapiantare. Un’altra critica è quella sulla necessità di "obbiettare" alla legge da parte di chi, per motivi più o meno giusti, non vuole sentirsi come un insieme di pezzi di ricambio a disposizione della collettività: fortunatamente per lui è sufficiente compilare una semplice dichiarazione prestampata. Viene infine a mancare l’elemento soggettivo della donazione d’organo, quella generosità che tanto riempie i giornali forse perchè tanto sorprende: la solidarietà diventa obbligo istituzionale.

Insomma, positiva o negativa, la legge qualcosa otterrà: come ho già detto nell’introduzione, non è più possibile ignorare il problema.

Sperando che un futuro nel quale le persone, ben individuate grazie ai loro dati di Istocompatibilità, vengano uccise per fornire organi a chi può pagarsi questo traffico resti solo fantapolitica...